Arte e Immagine
mercoledì 26 febbraio 2014
giovedì 20 febbraio 2014
Paesaggio alla finestra
L'elaborato grafico proposto è stato la rappresentazione di un paesaggio, ma attraverso il filtro della finestra,una sorta di Trompe-l'œi che, attraverso semplici espedienti prospettici e di chiaro-scuro, induce in chi guarda l'illusione di osservare un vero paesaggio, talvolta anche fantastico. Gli studenti, inizialmente perplessi e preoccupati per la costruzione prospettica della finestra, si sono progressivamente appasionati del lavoro e della grande resa illusionistica che il paesaggio ha prodotto.
L'esercizio si è sviluppato nei seguenti step:
1. Rappresentazione grafica di una finestra in prospettiva centrale.
Finestre ad arco a tutto sesto, rettangolari, oblò di nave ed anche qualche porta-finestra...
La rappresentazione di un oggetto posizionato sopra il davanzale della finestra, ha favorito la resa tridimensionale del disegno.
3.Stesura del colore con le matite colorate.
L'uso della sfumatura e del chiaro-scuro hanno creato un effetto tridimensionale e di ricercatezza.
Sono state utilizzate diverse tecniche per realizzare le ombreggiatura, dalla gomma matita alla pressione variata della mano per modificare il tono delle matite colorate.
Una buona dose di pazienza e di applicazione hanno favorito la produzione degli elaborati più realistici.
Ecco alcuni esempi bellisimi!
domenica 9 febbraio 2014
ZENTANGLE
Termine inventato dagli americani Rick Roberts and Maria Thomas per definire quei disegni intrecciati che nascono senza un progetto prestabilito e senza una chiara funzione, esercizio che comunemente tutti facciamo sui bordi dei quaderni, sul quaderno degli appunti, su un foglio volante.... sono momenti di "stacco mentale", forse anche momenti di noia, sono scarabocchi regolari, spesso modulari, spesso monocromatici, spesso ripetitivi, effetti grafici dati dai pieni e dai vuoti.
Ma lo Zentangle si può insegnare? Ha un metodo? Ha delle regole precise?
Personalmente ritengo che l'opera Zentangle nasca spontaneamente e necessita solo di calma "zen" e pensiero spontaneo. Una buona penna o pennarello, preferibilmente a china nera..... e tanta voglia di sperimentare! E poi via al colore, al collage....SPERIMENTAZIONE!
Sotto, alcuni esempi applicati ad immagini femminili tratte dall'mondo delle opere d'arte.. by Banar Designs
A breve alcuni Zentangles dei ragazzi...!
giovedì 7 dicembre 2006
Gustav Klimt, Giuditta I , 1901
Come promesso ora parleremo del grande pittore Gustav Klimt, pittore che come pochi altri è riuscito a rappresentare tutte le sfaccettature della donna...
Il quadro è la prima versione del soggetto «Giuditta» che Klimt realizza, ed è considerata come la prima opera del periodo aureo. Da questo momento in poi, per circa un decennio, l'uso del colore oro diviene uno dei tratti stilistici del Klimt più noto. Il soggetto è ovviamente una rivisitazione della storia biblica di Giuditta, protagonista della vicenda che la porta a tagliare la testa del generale Oloferne per vincere l'assedio in cui era tenuta la sua città. Il soggetto è stato sempre utilizzato quale metafora del potere di seduzione delle donne, che riesce a vincere anche la forza virile più bruta. In clima simbolista la figura di Giuditta si presta ovviamente alla esaltazione della «femme fatal» quale simbolo di quella esasperazione dell'eros che giunge a confondere i confini tra amore e morte. L'immagine ha un taglio verticale molto accentuato con la figura di Giuditta, di grande valenza erotica, a dominare l'immagine quasi per intero. La testa di Oloferne appare appena di scorcio, in basso a destra, tagliata per oltre la metà dal bordo della cornice. Da notare la notevole differenza tra gli incarnati della figura, che hanno una resa tridimensionale, e le vesti, trattate con un decorativismo bidimensionale molto accentuato. La splendida cornice in rame sbalzato, anch'essa in chiaro stile «secessione viennese», fu realizzata da suo fratello Georg, scultore e cesellatore. Interessante è notare il collarino di Giuditta che si fonde e confonde con lo sfondo, fino a far apparire la testa della donna come sospesa nel vuoto...Forse una piccola vendetta di Klimt alle donne? Voi cosa ne pensate?